In un’intervista per Adnkronos il ballerino e star televisiva Kledi Kadiu ha lanciato un appello al Governo italiano chiedendo più attenzioni verso l’ambito della danza, dei teatri e delle scuole di danza in generale.
“Sono fiero, orgoglioso del mio Paese. In fondo, con grande generosità, stiamo restituendo quello che l’Italia ha dato all’Albania, accogliendoci, offrendoci un futuro. È quello che è accaduto anche a me”, racconta Kledi.
In particolar modo il ballerino si ritiene fiero dell‘iniziativa del primo ministro albanese Edi Rama, che ha annunciato l’invio di medici dall’Albania verso l’Italia per sostenerla nella lotta contro il Coronavirus.
Kledi però è allo stesso tempo molto preoccupato per la situazione delle scuole di danza in Italia:
“Ho letto recentemente che in Italia ci sono circa 30mila scuole di danza con un bacino di circa un milione e mezzo di utenti – ha detto – Un momento difficile, drammatico per tutti. Mi chiamano tantissimi amici. Molte scuole non riapriranno a settembre. Un danno gravissimo per la tenuta del settore. Mi piacerebbe fare un appello al governo. La danza regala meraviglia, bellezza e armonia. L’Italia non ci dimentichi”.
Allo stesso tempo però il ballerino ricorda l’importanza di restare in contatto con i propri allievi. È importante non perdersi di vista in questa fase transitoria cruciale per l’economia del Paese. La danza in primo luogo deve continuare a restare viva dentro di noi, in ogni modo possibile.
“Io ho due gruppi sempre ‘open’, la mia famiglia, i miei amici danzatori che lavorano in Europa, e un altro legato alle mie scuole. Sono in contatto con tutti i mie allievi, dialogo con loro, rispondo alle loro domande e curiosità”
Con questo appello Kledi dimostra ancora una volta di essere non solo un grande ballerino e professionista, ma anche un grande uomo.
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