“Lettere a un giovane danzatore” di Maurice Béjart

Nella nostra rubrica esclusiva dedicata ai Libri di Danza, parliamo oggi di un titolo imperdibile: Lettere a un giovane danzatore di Maurice Béjart. Si tratta forse di uno dei libri di danza più conosciuti, letti e tradotti in ogni parte del mondo. Maurice Béjart, uno dei protagonisti della scena del ‘900, scrive lettere a un giovane danzatore.

Tra i temi trattati dal celebre coreografo ci sono domande fondamentali come: che cos’è la danza? Quali strumenti utilizza? Qual è la differenza tra eseguire ed interpretare?

lettere a un giovane danzatore

Si passa poi ad alcune bellissime riflessioni su cui raramente i ballerini si soffermano.
“Gli esercizi alla sbarra, base del lavoro quotidiano di ogni danzatore, rappresentano molto più che la ripetizione infinita di passi e movimenti: sono una presa di coscienza“, scrive l’autore.

Viene anche affrontato il rapporto che il ballerino ha con lo specchio, prima, e con il pubblico, poi.
La sala di danza è un luogo di meditazione. Lo specchio ci permette di capire chi siamo. Ma deve aiutarci anche a interiorizzare il movimento e a viverlo. Il pubblico capirà, quando ci vedrà danzare, la differenza tra colui che sta eseguendo in maniera fredda dei passi di danza e colui che invece li ha interiorizzati e li vive dentro.

La danza come la vita, o forse, meglio, la vita come la danza, diventa una ricerca continua. Questa ricerca deve spingere il ballerino a nuove indagini e riflessioni, in un percorso di continuo miglioramento. Il libro è disponibile su Amazon.

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